Il miele

E’ il prodotto alimentare che le api producono dal nettare dei fiori e che trasformano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare.                                            

Piante diverse producono nettari diversi e da qui nasce la varietà del miele.

I mieli monofloreali si possono ottenere solo se le api hanno la possibilità di raccogliere il nettare della stessa specie vegetale ampiamente diffusa in un determinato contesto territoriale. Diversamente si ottengono i mieli millefiori che racchiudono in sé il nettare di svariati fiori.

Altro elemento di partenza per la formazione del miele è la melata che viene prodotta da molte piante boschive prive di fiori vistosi  come querce, faggi, aceri, salici, abeti e tanti altri alberi. A seguito dell'attacco di insetti che pungono foglie e germogli per succhiarne la linfa, sulle foglie restano goccioline di  sostanza zuccherina che le api raccolgono una ad una e trasformano in miele.

Il miele è una fonte di zuccheri semplici ed è quindi un cibo altamente  energetico, fornisce energia immediatamente disponibile dopo l’ingestione, senza necessità di preventiva digestione. La ricchezza in fruttosio conferisce al miele un potere dolcificante maggiore dello zucchero. L’effetto energetico è maggiore e più prolungato rispetto a molti altri alimenti dolci in quanto più concentrato e ricco sia in glucosio, bruciato immediatamente, che in fruttosio disponibile per l’organismo un po’ più a lungo.
Oltre alla componente zuccherina è ricco di enzimi,  sali minerali e vitamine.

La cristallizzazione

Tutti i mieli si presentano come liquidi molto viscosi al momento dell’estrazione dai favi. Il contenuto d’acqua del miele è però così basso (in media 17%, nei mieli italiani) che lo stato liquido non può essere conservato a lungo e gli zuccheri naturali in esso contenuti tendono ad aggregarsi sotto forma di cristalli, trasformando il prodotto in una massa più o meno finemente granulosa e più o meno compatta.  La cristallizzazione non è un difetto, è una naturale evoluzione del prodotto. I mieli possono tornare liquidi se riscaldati a bagnomaria  a temperatura non superiore a 40°C,  possono anche mantenere lo stato liquido se conservati in freezer.

Brutto ma buono

Un aspetto molto comune nei  mieli cristallizzati in maniera compatta consiste in affioramenti o marezzature biancastre sulla superficie e sulle pareti (a volte  anche più in profondità) della massa di miele. Si tratta di punti in cui il miele, a contatto con bollicine d’aria inglobate durante la preparazione, si è essiccato.  E' un difetto estetico non incide sulla qualità intrinseca del prodotto, anzi, può quasi essere preso come un segno di garanzia, in quanto questo aspetto si produce molto frequentemente sui mieli che non sono stati sottoposti ad alcun trattamento e che sono stati stabilmente conservati al fresco.